Sicilia, il video sui presunti brogli al voto: “Mia madre è interdetta l’hanno fatta votare”.

Anziani disabili e interdetti portati a votare in un seggio speciale. Con tanto della firma sulla delega che sarebbe stata falsificata. È la denuncia contenuta in un video diffuso sui social network, e rilanciato da molti deputati ed eletti del Movimento 5 stelle, nel day after delle elezioni siciliane. E ora indaga anche la procura di Catania.

Il filmato è girato da un uomo che entra in un ufficio elettorale e chiede di sapere se sua madre ha votato o meno. “Sì, ha votato”, gli dice la dipendente dell’ufficio. “Ma come ha fatto a votare se è interdetta?”, risponde l’uomo. “Mia madre ha 88 anni, non si muove, è allettata, non può votare”, ripete l’uomo che racconta ai dipendenti dell’ufficio elettorale di aver scoperto parlando con “il comandante dei vigili urbani”, che la madre e altri anziani invalidi presenti nella stessa casa di cura E a un certo punto l’uomo dice anche: “Mia madre l’hanno fatta votare per coso, per Sammartino“.

 
La scena sembra girata a Catania, visto che si fa cenno a Gravina, comune della provincia. Lo stesso collegio dove è stato eletto Luca Sammartino, recordman di preferenze in Sicilia con ben 32.299 mila voti. Che adesso, contattato da ilfattoquotidiano.it, annuncia querele.  “I miei voti sono frutto di tutti i contatti che ho colterritorio e con le associazioni universitarie e il tentativo di avvicinare la gente alla politica, il resto è solo invenzione. E a chi esagera dico che sono stanco della macchina del fango, prendo le distanze da tutto questo e mi rivolgerò alle autorità competenti per tutelare la mia immagine. Capisco che prendere molti voti porti dei problemi e susciti malignità, ma adesso la situazione sta degenerando e i miei legali interverranno”.

La procura, ha spiegato il procuratore Carmelo Zuccaro, ha aperto l’inchiesta come atto dovuto e al momento non ci sono indagati. “Stiamo attendendo la relazione dei carabinieri”, dice Zuccaro, senza aggiungere altro perché spiega, “è un’inchiesta che richiede attenzione, rapidità e riservatezza”.

** Video pubblicato su Il Fatto Quotidiano.it, martedì 7 novembre 2017 ** 
** A cura di Giuseppe Pipitone e Saul Caia **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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