Sit-in pro Brindisi, gridano «mafioso» a Stancanelli

CATANIA – «Fuori la mafia dallo Stato» ed ancora «amico di Dell’Utri, amico di Berlusconi». Sono alcuni dei cori di protesta urlati da diversi manifestanti contro il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. È accaduto sabato pomeriggio durante il presidio commemorativo dell’attentato di Brindisi, organizzato in via Etnea, nei pressi della Prefettura, dal Movimento studentesco catanese.

Una mobilitazione partita dal basso, che ha visto partecipare gran parte dell’associazionismo catanese e della cittadinanza per discutere della lotta alle mafie e all’omertà che spesso piega la volontà dei più deboli. Al sit-in hanno partecipato, prendendo la parola, il Presidente della “Fondazione Antonino Caponnetto” di Catania Mario Michele Giarusso, Elena Fava, figlia del giornalista Pippo Fava, e diversi rappresentanti dell’associazione “Catania città felice”.

Un presidio con toni distesi e di solidarietà, accesosi improvvisamente quando il sindaco Stancanelli ha iniziato il suo intervento. I manifestanti hanno interrotto il primo cittadino accusandolo di «cattiva gestione dell’amministrazione comunale» e di «aver lasciato il controllo dell’ordine pubblico, soprattutto in alcuni quartieri sensibili alla criminalità organizzata».

Al seguito della prima interruzione, Stancanelli ha ripreso la parola, ma anche in questo caso è stato contestato dal grido di protesta dei manifestanti che hanno urlato «dimissioni, dimissioni!». A quel punto il primo cittadino si è defilato, assistendo in silenzio al proseguo dell’assemblea e non partecipando al corteo che ha sfilato lungo via Etnea. 

(articolo pubblicato su Linkiesta.it, 22 maggio 2012, insieme al collega Rosario Sardella)

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Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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