Deputato Luca Sammartino (PD) indagato a Catania

Il deputato regionale Luca Sammartino, referente del Partito democratico di Catania, è indagato insieme altre otto persone dalla Procura di Catania. I reati ipotizzati a vario titolo sono “errore determinato dall’altrui inganno” e “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale”.

Sammartino è indagato come supposto “istigatore” e “beneficiario” dei presunti “brogli”. Il 33enne odontotecnico catanese è considerato “l’uomo delle preferenze”, per aver raccolto 32 mila voti alle Regionali di novembre, record assoluto nella storia dell’Assemblea regionale dell’isola, bissando il suo mandato.

L’ISCRIZIONE del deputato risale al dicembre scorso, e si riferisce all’indagine sul seggio ospedaliero allestito nella casa di cura Villa Regina a Sant’Agata Li Battiati. Secondo gli inquirenti gli anziani, molti dei quali invalidi, potrebbero essere stati indotti o costretti a votare, e nel caso specifico a scrivere la preferenza per il candidato Pd, da parte dei responabili della struttura. Per questo motivo tra gli indagati ci sono i responsabili della casa di cura, il presidente del seggio e i due scrutatori, incaricati di attestare la regolarità del voto.

“Il falso non interessa direttamente il mio assistito, l’iscrizione è un atto dovuto – spiega al Fatto Luca Mirone, legale di Sammartino – non c’è nessuna condotta attiva del mio assistito, secondo l’idea della Procura sarebbe il beneficiario di questi voti”. L’indagine ha origine dalla denuncia di Enzo Galvagno, figlio di un’anziana donna di 88 anni residente nella casa di cura. Venuto a conoscenza che la madre aveva votato all’interno della struttura, senza essere informato, l’uomo si recato all’ufficio elettorale del comune di Sant’Agata Li Battiati, chiedendo informazioni. Registrando con una telecamera nascosta, Galvagno prende visione del documenti depositati all’ufficio elettorale, soffermandosi sulla firma della madre. L’uomo sostiene da subito che la sottoscrizione sarebbe stata falsificata, considerato che la madre, come recita il documento d’identità, è “inabile alla firma”.

IL VIDEO di Galvagno è pubblicato sui social network, e in poche ore diventa virale. Striscia la Notizia realizza diversi servizi sulla vicenda, intitolati “ho votato a mia insaputa”, raccogliendo testimonianze di anziani residenti nella casa di cura e loro familiari, che avrebbero confermato la ricostruzione di Galvagno. La magistratura catanese ha aperto quindi l’indagine, acquisendo diversi documenti. Sono in corso le udienze dell’incidente probatorio davanti al giudice Giancarlo Cascino, sono stati ascoltate alcuni residenti della casa di cura. Gli inquirenti starebbero indagato anche sui registri di voto, per capire se le firme apposte siano state messe dagli stessi anziani o loro parenti, oppure da terze persone.

Sammartino, contattato dal Fatto, ha preferito non rispondere e ha ribadito in un comunicato stampa di avere “piena fiducia nell’operato della magistratura”, e che la “dettagliata e capillare indagine non potrà che consacrare l’inesistenza di illeciti”.

** Articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, pagina 8, domenica 8 aprile 2018 **

** Foto copertina: pagina facebook del deputato Luca Sammartino **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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