Roma, accordo patteggiamento per Amara e Calafiore

La Procura di Roma ha dato parere positivo alla richiesta di patteggiamento presentata dai legali dell’avvocato Piero Amara e del collega Giuseppe Calafiore, accusati di corruzione in atti giudiziari nel sistema di compravendita di sentenze nei Tribunali amministrativi e al Consiglio di Stato. L’accordo prevede 3 anni per Amara e 2 anni e nove mesi per Calafiore, più 30 mila euro di risarcimento a testa. Adesso sarà il gip a decidere se accettare i patteggiamenti. Intanto è fissata per metà febbraio a Messina l’udienza preliminare sul filone del cosiddetto “Sistema Siracusa”: gli avvocati sono accusati di aver corrotto l’ex pm Giancarlo Longo, che ha patteggiato una pena a 5 anni.

Ma Amara non è un avvocato qualsiasi. È stato lui infatti a rivelare una serie di circostanze sia a Messina che a Roma, portando i magistrati all’interno di un sistema di corruzioni al Consiglio di Stato. È dalle sue parole che nasce la contestazione a Denis Verdini per finanziamento illecito. Per il fondatore di Ala è già arrivata la richiesta di rinvio a giudizio: secondo i pm di Messina avrebbe ricevuto 300 mila euro da Amara per sponsorizzare la nomina dell’ex giudice Giuseppe Mineo al Consiglio di Stato. Quest’ultimo avrebbe favorito a sua volta in alcune sentenze al Consiglio di Giustizia amministrativa in Sicilia i clienti di Amara, ottenendo in cambio un aiuto economico per le cure mediche dell’ex politico Giuseppe Drago. Anche se per non conoscenza diretta, Amara ha raccontato anche di presunti accordi sulla sentenza del Consiglio di Stato nel 2016 sul caso “Mediolanum”. Si tratta del ricorso che diede ragione a Silvio Berlusconi nella disputa con la Banca d’Italia che dopo la condanna definitiva per frode fiscale dell’ex premier, persi dunque i requisiti di onorabilità, gli impone di cedere il 20 per cento di Mediolanum. Per quella sentenza in tre sono indagati, tra questi un giudice del Consiglio di Stato.

** Articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano (pag. 21), sabato 22 dicembre 2018 **

** Credits photo: Piero Amara facebook account **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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