Corruzione al Consiglio di Stato: chiusa l’indagine

I pm romani guidati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo hanno chiuso le indagini su 18 tra politici, amministratori e giudici. È accusato di corruzione in atti giudiziari Riccardo Virgilio, ex presidente di sezione del Consiglio di Stato ed ex presidente del Consiglio di giustizia amministrati- va siciliano. Il giudice avrebbe “pilotato” 18 tra sentenze, ordinanze e decreti favorendo i clienti degli avvocati Pietro Amara e Giuseppe Calafiore, che avrebbero ricambiato facendo transitare nella loro società maltese circa 750 mila euro che Virgilio teneva in Svizzera fuori dalla portata del fisco italiano.

Scoperchiato un sistema di false fatturazioni creato da società riconducibili ad Amara, già legale dell’Eni e dall’imprenditore Fabrizio Centofanti, considerati “promotori e organizzatori” di un’associazione a delinquere. Amara e Calafiore, già ai domiciliari, stanno collaborando con la giustizia: le loro posizioni sono state stralciate. Tra gli indagati c’è Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto del governatore Nicola Zingaretti che avrebbe ricevuto da Centofanti circa 50 mila euro per “consulenze fittizie”. Il dirigente del ministero dell’Economia Emanuele Barone Ricciardelli risponde di rivelazione di segreti d’ufficio in concorso con l’imprenditore piemontese Ezio Bigotti, già accusato di false fatturazioni e vicino a Denis Verdini: lo avrebbe informato di “una segnalazione della Finanza” sulle sue aziende. Traffico di influenze illecite per Raffaele Pizza, in passato vicino ad Angelino Alfano e l’ex onorevole del centro-destra Antonio Marotta, già al Csm, presunti “intermediari” in favore dell’imprenditore Luigi Esposito in cambio di circa 50 mila euro, che in parte avrebbero tenuto per sé, “prospettando di poter influire” su un bando Consip. Chiusa anche l’indagine di Messina che ha portato all’arresto dell’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo.

** Articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano (pag. 13), 21 luglio 2018 **

** Credits photo: google images **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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