Siracusa, chiesto rinvio a giudizio sindaco Garozzo

LA PROCURA della Repubblica di Siracusa ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco renziano Giancarlo Garozzo e di 12 persone tra politici, amministratori e funzionari pubblici, coinvolti nell’inchiesta “Firmopoli”, per irregolarità nella raccolta delle sottoscrizione della presentazione delle liste alle amministrative del 2013.

Le indagini avrebbero accertato il coinvolgimento di 13 liste (tra sinistra, centro e destra) e circa 200 firme false. L’accusa contesta al primo cittadino di aver indotto l’ex assessore Emanuele Schiavo ad autenticare 22 sottoscrizioni della lista “Rinnoviamo Siracusa Adesso!”, e in seguito sempre Schiavo avrebbe fatto lo stesso con altre 21 firme di “Garozzo sindaco”, entrambe in appoggio al Pd. A denunciare le “anomalie” era stato nel dicembre 2016 il capolista di “Siracusa Adesso” Giuseppe Patti. In origine si era ipotizzato che le griglie delle raccolte firme fossero state fotocopiate, in seguito alcuni cittadini hanno disconosciuto non solo la loro scrittura, ma anche la corrispondenza tra carta d’identità e la data di nascita registrate.

** Articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano (pag. 8), venerdì 26 gennaio 2018 **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *