Un “buco” a Catania: Ciancio non paga e Bianco lascia fare
Quattro società pubblicitarie legate a Mario Ciancio Sanfilippo, editore de La Sicilia, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, figura di rilievo nell’Isola, devono quasi due milioni di euro al Comune di Catania, che non se la passa affatto bene.
Dal 2014 il gruppo non paga le imposte e i diritti sulle affissioni e ciò avrebbe consentito all’amministrazione di sospendere ogni rapporto con le aziende. Ma il Comune, guidato dall’ex ministro dell’Interno Enzo Bianco, non ha mosso un dito finché la questione non è stata sollevata dal consigliere comunale Niccolò Notarbartolo (Pd) secondo il quale il gettito delle affissioni è diminuito “dagli oltre 2 milioni 690 mila euro del 2013 a un milione e 900 mila euro del 2015, mentre per il 2016 si ha contezza d’incassi inferiori al milione”. Solo primi accessi agli atti di Notarbartolo il Comune ha iniziato a inviare gli avvisi di accertamento sui pagamenti. Bianco era stato sentito dalla Commissione antimafia nel gennaio 2016 a proposito di una telefonata con Ciancio in campagna elettorale e dicembre il sindaco e l’editore hanno preso parte al forum del quotidiano La Sicilia dal titolo “contro la corruzione”.
** Articolo edizione cartacea de Il Fatto Quotidiano (pag. 6), mercoledì 18 gennaio 2017 **
Saul Caia
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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