SeaWatch, Salvini rischia se i minori non sbarcano

E’ questione di tempo. Giorni, forse ore. Ma sul tavolo del procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, tra le tante informative previste, potrebbe arrivare anche la segnalazione della Procura dei minori di Catania. Quella determinante per aprire un fascicolo che, anche questa volta, potrebbe coinvolgere il vice-premier Matteo Salvini. Tutto nasce dalla legge Zampa che “in nessun caso” prevede il respingimento dei minori non accompagnati. La Procura dei minori ha già chiesto ufficialmente a Salvini e al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, di far sbarcare i minori non accompagnati. E nelle prossime ore – se la situazione non dovesse mutare – chiederà alla Procura di Siracusa di attiva- re una pratica a tutela dei minori. Fonti giudiziarie assi- curano che anche ieri le due Procure hanno avuto contatti sul punto. C’è innanzitutto da capire se l’autodichiarazione dei minorenni a bordo, riguardo la loro età, sia sufficiente per attivare la pratica. “La Procura dei minorenni – spiega il procuratore Scavone – non s’è ancora attivata e mi riservo ogni valutazione dopo che avrò un quadro completo della situazione”. In realtà non esiste un vero e proprio termine di scadenza per portare i minori a terra. Ma tocca solo alla Procura minorile valutare se, ai minori non accompagnati che da venerdì notte sono a bordo della Sea Watch di fronte a Siracusa, sia stata fornita una tutela adeguata oppure no. Quando sul tavolo del procuratore giungerà – come a Siracusa ritengono altamente probabile – la “denuncia” della mancata tutela, Scavone dovrà valutare se sia stato commesso un abuso, se qualcuno non abbia rispettato la norma, e aprire il fascicolo d’indagine.

NEL FRATTEMPO la Procura ha escluso, in attesa di altre informative della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera, il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per il comandante della Sea Watch. La tesi di Salvini non ha per nulla convinto la Procura di Siracusa, neanche riguardo al fatto che la Sea Watch avrebbe ricevuto, dall’Olanda di cui batte bandiera, indicazioni per raggiungere un porto sicuro in Tunisia.

La condotta del comandante – è in sostanza la tesi della Procura – non è penalmente rivelante per molti motivi. Il primo: c’erano con- dizioni meteorologiche avverse e, con 47 persone a bordo, nel cuore della notte, la sua manovra è stata ritenuta tecnicamente corretta. Il secondo: la disposizione olandese non indicava un porto sicuro in Tunisia, ma un rifugio, quindi la scelta di dirigersi verso l’Italia è stata legittima. Chi rischia d’essere indagato – e probabilmente archiviato all’istante – sono invece i parlamentari che nei giorni scorsi si sono recati a bordo della Sea Watch. Hanno in- fatti violato un’ordinanza della Prefettura e della Capitaneria di Porto – la prima di- pende da Salvini, la seconda da Toninelli – che vietava, anche per motivi sanitari, la navigazione verso la Sea Watch. “Oggi insieme a Maurizio Martina – ha detto Matteo Orfini – sono salito sulla Sea Watch. Per averlo fatto siamo stati indagati”. In realtà sono stati soltanto denunciati per aver violato l’ordinanza. Domenica, prima di Martina e Orfini, sulla nave sono saliti Stefania Prestigiacomo (FI), Nicola Fratoianni (SI–Leu) e Riccardo Magi dei radicali. In realtà il tutto, ammesso che Scavone intenda iscrive- re i due parlamentari nel registro degli indagati, si risolverebbe con una sanzione pecuniaria che può arrivare, al massimo, fino a 206 euro.

DI CERTO C’È che, per il quarto giorno consecutivo, i 47 migranti, di cui 13 minorenni, sono rimasti a un miglio dalla costa di Siracusa. Salvini confida ancora nel sequestro del- la nave e la Procura oggi dovrà valutare l’informativa, redatta della Guardia di Finanza, che s’è concentrata sul percorso marittimo condotto dalla Sea Watch 3 dopo aver soccorso i migranti in acque libiche. La dottoressa Carla Trommino, garante per l’infanzia del Comune di Siracusa, ha presentato al Tribunale dei minorenni di Catania un ricorso d’urgenza per chiedere che vengano fatti sbarcare i 13 minori non accompagnati, e che vengano assegnati a un centro specializzato. Il Garante nazionale delle persone private della libertà, presieduto da Mauro Palma, ha chiesto “con la massima urgenza” al Ministro dei trasporti Danilo Toninelli “informazioni relative all’assegnazione di un luogo sicuro (POS) dove sbarca- re le persone”.

** Articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, pagina 4, martedì 29 gennaio 2019 **

** Credits photo: foto Ansa pubblicata nell’edizione cartacea **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *