Siracusa, sindaco denucia rapporti mafia-piddini

Per oltre un’ora, il sindaco renziano Giancarlo Garozzo è stato ascoltato dai componenti della commissione antimafia regionale presieduta da Nello Musumesi, a seguito della denuncia su possibili rapporti tra esponenti del Pd aretuseo e figure della criminalità organizzata pronunciata dal primo cittadino nel corso dell’assemblea provinciale del partito. garozzo-il-fatto-2509Nel municipio ‘più indagato d’Italia’, con 12 inchieste e 70 accusati tra l’attuale e la precedente amministrazione, la frase ha scosso il già fragile equilibrio politico locale, con un sindaco sfiduciato dal suo partito, una giunta che naviga a vista sostenuta da ex di centrodestra e la richiesta di commissariamento del Pd.

Garozzo, come anticipato da Il Fatto, nel corso della sua audizione ha parlato del consigliere Tony Bonafede, arrestato a Pozzallo in possesso di droga e sospeso da partito, e puntato il dito contro la consigliera Simona Princiotta, non solo per la presunta relazione con il collaboratore di giustizia Carmelo Piccione ma segnalando altri rapporti “intrattenuti con un esponente mafioso”.

Il riferimento sarebbe legato a Nando Di Paola del clan ‘Urso-Bottaro’, condannato nel maggio corso in via definitiva a 5 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa, nel processo ‘Inda’ istruito dalla Dda di Catania. L’inchiesta ha origine con l’operazione ‘Agamennone’ del 2001, sulle infiltrazioni dei clan nella gestione di servizi connessi agli spettacoli classici tenutesi al Teatro Greco di Siracusa nel 1996 e 1998.

Era stata la stessa Princiotta a fornire agli inquirenti di tale collegamento, consegnando ai magistrati una conversazione telefonica, registrata a insaputa del suo interlocutore, con il presidente del consiglio comunale Leone Sullo, poi dimessosi per un’indagine a suo carico. Nella telefonata la Princiotta spiega a Sullo di aver ricevuto “un messaggio su facebook” dal Di Paola che l’avvertiva di aver “parato una cosa che avrebbe fatto spaventare i tuoi figli”.

La commissione per “accertare se alcune pericolose contiguità possano aver condizionato la sfera politica locale”, ha previsto “l’audizione di altri soggetti, non solo nell’ambito della politica siracusana”. Nelle prossime settimane saranno ascoltati il consigliere di maggioranza Alberto Palestro, indicato dal sindaco come uno dei bersagli della Princiotta, e la stessa consigliera che ha anticipato di presentare “trascrizioni di colloqui” per far ascoltare “chi è e con chi parla Giancarlo Garozzo”.

** Articolo pubblicato nell’edizione cartacea de Il Fatto Quotidiano, domenica 25 settembre 2016 **

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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