Messina, nel facsimile di Buzzanca il volto di Graziella Campagna

MESSINA – «La mafia si combatte in altre sedi e le vittime di mafia si devono ricordare con altri metodi e con gesti concreti, non con le parole o gli slogan elettorali». Un duro comunicato della famiglia Campagna invita il candidato Giuseppe Buzzanca (Pdl) a ritirare «per motivi di buon gusto oltre che di decenza» i manifesti elettorali per le elezioni regionali in cui appare il volto della loro figlia, Graziella, uccisa nel 1985 dalla mafia. La polemica è esplosa quando, nel territorio messinese, erano circolati alcuni facsimile di Buzzanca che affiancavano il suo nome e il logo del partito al volto della giovane ragazza.

 

OMICIDIO CAMPAGNA – «La famiglia Campagna si considera distinta e distante dal modo di fare politica di Buzzanca e del suo partito nonché dalla sua cultura e dai suoi trascorsi politici». Si legge ancora. Graziella Campagna venne uccisa dalla mafia il 12 dicembre 1985 all’età di 17 anni. Il motivo dell’omicidio è dovuto alla scoperta fatta dalla giovane quando lavorava in una tintoria a Villafranca Tirrena. All’interno di una camicia, trovò casualmente un documento nel quale veniva rivelata la reale identità del «ingegnere Eugenio Cannata», ovvero il latitante Gerlando Alberti Junior, nipote del boss Gerlando Alberti Senior detto «U paccarè», e del geometra «Gianni Lombardo», che in realtà era Giovanni Sutera. Per l’omicidio vennero condannati all’ergastolo, l’11 dicembre 2004, sia Alberti che il suo guardaspalle Sutera. La storia di Graziella ha ispirato il film «La vita rubata», prodotto dalla Rai, con Beppe Fiorello nel ruolo di Pietro Campagna, fratello della giovane ragazza che grazie alla sua tenacia aveva permesso nel ’96 la riapertura delle indagini sull’omicidio.

 

LA REPLICA DI BUZZANCA – «Porgo le mie più sentite scuse», ha replicato Buzzanca, dopo aver appreso la notizia del comunicato della famiglia Campagna. «Tengo comunque a precisare che l’intento del redattore della locandina elettorale è stato quello di associare la mia immagine ad una serie di iniziative portate a termine dalla mia amministrazione nel corso della mia sindacatura, tra le quali la manifestazione promossa nel 2008 dall’assessorato Arredo urbano, denominata “l’Albero del Villaggio”, con la quale ha inteso coinvolgere tutti i villaggi del comune di Messina in un Natale insieme». L’iniziativa a cui fa riferimento l’ex sindaco di Messina riguarda l’allestimento nelle principali piazze della circoscrizione di un albero natalizio, con l’obiettivo di spronare i cittadini ad abbellirlo.

 

IL FAC SIMILE SARA’ RITIRATO – A Tremestieri, alcuni giovani appartenenti alla parrocchia avevano deciso di addobbare l’albero con le fotografie delle vittime della mafia e della violenza, per non dimenticare e renderne omaggio. Una delle foto era quella di Graziella Campagna che insieme all’albero di Tremestieri è stata scelta per la campagna elettorale di Buzzanca, anche se l’ex sindaco di Messina ha respinto «sin d’ora qualsiasi tipo di strumentalizzazione della vicenda con finalità politiche», promettendo di ritirare tutti i facsimile in circolazione.

(articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, 24 settembre 2012)

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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