SAC Fontanarossa, come è andata a finire?

Era diventato un caso, anche se i quotidiani siciliani e quelli catanesi non ne parlavano. La protesta dei noleggiatori con conducente aveva mandato nel caos l’aeroporto Fontanarossa di Catania. Tutto era nato da un semplice video apparso sul Corriere del Mezzogiorno, realizzato in collaborazione con il collega Rosario Sardella, che raccoglieva le testimonianze dirette dei tanti NCC che erano stati estromessi dal nuovo piano viabilità realizzato dal duo Sac-Enac. L’ordinanza, inizialmente datata 18 luglio poi modificata al 21 dello stesso mese, aveva cancellato i posti precedentemente assegnati agli NCC situati in prossimita dell’area “arrivi, in più una sbarra metallica aveva impedito agli stessi di potervi accedere, costringendo i conducenti a dover parcheggiare nelle aree a pagamento e raggiungere a piedi i propri clienti. Il tutto provocando malumori da parte dei turisti e dei costi aggiuntivi ai conducenti.

Grazie al video del Corriere del Mezzogiorno e alla tenacia di Salvatore Ricca, promotore dell’associazione NCC Sicilia Onlus, sono state raccolte 250 firme di conducenti che desideravano una rivisitazione dell’ordinanza.

Per questo motivo la SAC, in data 2 agosto, sempre per mezzo di comunicati stampa ha informato di aver raggiunto un nuovo accordo sia con i tassisti che con i conducenti NCC. Nel testo si legge: “assegnati un totale di 28 stalli distribuiti in tre distinte aree del sedime aeroportuale che verranno destinate a fermate per il carico e scarico veloce dei passeggeri. Saranno riconoscibili dalla segnaletica verticale con apposita sigla (P Ncc1, P Ncc2 e P Ncc3)”. Molta soddisfazione da parte dei conducenti NCC che potranno ritornare a prestare servizio senza creare problemi.

Come spesso avviene a Catania, il comunicato trova ampio spazio e risalto fra le pagine dei quotidiani catanese e di molti altri regionali, ma nessun riferimento alla vecchia protesta o al video del Corriere del Mezzogiorno. Ma va bene comunque così, sappiamo benissimo che nell’isola il motto è semplice: “Informare si, ma con discrezionalità!”

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

One thought on “SAC Fontanarossa, come è andata a finire?

  • 8 agosto 2011 at 22:52
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    Sono contento del risultato, anche io ho firmato, incredibile non avere la possibilità di svolgere con serenità e professionalità il proprio lavoro, il nostro è un servizio esclusivo, siamo il primo impatto che il turista ha con la nostra splendida terra, le istituzioni dovrebbero imparare a considerarci ed a rispettarci.

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